ODORI – GESTIONE DELLE EMISSIONI DI SOSTANZE ODORIGENE
Molte delle principali attività industriali moderne causano emissioni odorigene nell’ambiente circostante provocando spesso situazioni di molestia olfattiva specialmente se coinvolgono aree residenziali, specie in periodi di forte innalzamento delle temperature.
L’inquinamento odorigeno, cioè l’immissione in atmosfera di sostanze inquinanti in generale non direttamente nocive alla salute ma caratterizzate da odore intenso o sgradevole (emissioni da discariche, allevamenti, biofiltri, processi industriali in genere), è una causa importante di “disagio ambientale” in quanto responsabili di un abbassamento spesso significativo della godibilità dell’ambiente (sia a livello abitativo che lavorativo) e di insorgenza di malessere psicofisico con conseguente peggioramento della qualità della vita.
La normativa
La normativa ambientale nazionale è stata fortemente caratterizzata negli ultimi anni da una carenza di riferimenti legislativi precisi e adeguati alla complessità della problematica relativa all’impatto olfattivo. Il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” che ha come obiettivo la promozione dei livelli di qualità della vita, da realizzare attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell’ambiente e l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, contiene alcuni riferimenti applicabili anche al controllo delle attività con impatto odorigeno (art. 272-bis).
Nel corso degli ultimi anni diverse Regioni Italiane, tra cui in primis l’Emilia Romagna nel 2018, si sono proposte, attraverso anche l’approvazione di Determine Regionali (es. Determinazione dirigenziale n. DET. ER-2018-426 del 18/05/2018), di fornire alle imprese e agli operatori di settore gli elementi per far fronte al crescente bisogno di individuare strumenti e percorsi per fronteggiare la problematica e per sopperire alla mancanza di una specifica normativa di riferimento dedicata agli odori.
Le autorizzazioni
Per quanto riguarda le nuove attività o le attività che necessitano di modificare le autorizzazioni in essere, le linee guida prevedono che il proponente aggiunga alla domanda di autorizzazione, in più rispetto a quanto sino ad ora previsto, un apposito studio che dimostri l’assenza di impatto odorigeno per la popolazione/recettore posta all’esterno del nuovo previsto insediamento/attività. Per effettuare tale dimostrazione il proponente si deve autodefinire dei limiti di emissione di odore, limiti che quindi saranno diversi a seconda del tipo di attività/stabilimento, ma però sempre idonei a garantire che presso la popolazione/recettore non si avverta odore.
E’ possibile pertanto, attraverso campionamenti straordinari alle emissioni convogliate in atmosfera e la successiva caratterizzazione chimica e olfattometrica di dettaglio delle sorgenti odorigene, programmare gli interventi necessari per ridurre l’emissione in ambiente circostante e migliorare conseguentemente la qualità dell’aria indoor e outdoor.
Il nostro Ufficio Commerciale è disponibile per un appuntamento, senza impegno, al fine di valutare assieme la convenienza di un eventuale intervento di mappatura, caratterizzazione e programmazione delle attività necessarie agli adempimenti previsti., Vi ricordiamo che potete contattarci per informazioni in merito al numero 0521/030848 oppure mandando una mail a lucia@gruppogema.it